Altre due edaglie per tornare protagonisti. Gregorio Paltrinieri d’argento e Domenico Acerenza di bronzo, nella cinque chilometri iridata alla Momochi beach di Fukuoka, dissolvono tutti i dubbi e diradano le nuvole dopo il mancato podio e pass olimpico nella distanza doppia. Vince ancora, e bissa il titolo della 10 km, il tedesco olimpionico campione in carica Florian Wellbrock che parte e arriva in testa dopo tre giri del circuito in 53’58″0. Ai 2.5 km cedono tutti gli avversari eccetto gli azzurri, rimasti nella sua scia fino alla fine. Gregori Paltrinieri tocca in 54’02″5, Domenico Acerenza in 54’04″2.
Sale sul podio, dopo il quarto posto dello scorso anno e della 10 chilometri, il nostro Domenico Acerenza: “Siamo due guerrieri, non molliamo mai e l’abbiamo dimostrato. Alla fine ci abbiamo anche provato, ma Wellbrock ha dimostrato di essere il più forte. Dopo una gara vissuta ad aiutarci reciprocamente è stato bello sfidare Greg; è passato lui ma l’importante è che entrambi siamo andati a medaglia. Purtroppo nella distanza olimpica mi è mancata un po’ di lucidità che oggi invece avevo. Mi sentivo veramente bene. Greg ha bisogno di una mazzata prima di accendersi? Ebbene, gliela darò io in allenamento”, chiosa sorridendo.
Raggiante l’allenatore e tecnico degli azzurri Fabrizio Antonelli: “C’è commozione per queste medaglie. Dopo la dieci chilometri abbiamo parlato a lungo; sapevamo che entrambi avevano dato tutto senza aver ottenuto il risultato sperato, ma avevamo anche constatato che il podio era un obiettivo possibile. La qualificazione per Parigi non può, né deve rappresentare un problema. Si prenderà più avanti. Quindi focus sulle altre gare. Ebbene la gara di oggi è stata il coronamento del lavoro svolto e la dimostrazione della forza della squadra a cominciare da Barbara Pozzobon che ha disputato un’ottima prestazione, reinventandosi dalla 25 chilometri nella gara più veloce con progressi eccezionali. Gregorio e Domenico sono stati intelligenti, furbi, scaltri e tenaci. Ringrazio la Federazione che ci consente sempre di lavorare in condizioni ideali mettendoci a disposizione tutto ciò che serve per restare competitivi ogni anno”.
Soddisfatto il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, che sottolinea le difficoltà del campo gara: “Dopo la dieci chilometri c’era fiducia e consapevolezza. Purtroppo questo è uno sport di opportunità. Qualche errore di valutazione sul tipo di bacino è stato commesso e soprattutto Acerenza ne ha sofferto limitando la sua performance. In questo bacino non si vede nulla e non è congeniale alle sue caratteristiche. Oggi li ho visti molto allegri e spensierati rispetto all’altra vigilia. Queste medaglie ci danno fiducia per la staffetta, soprattutto se la Germania dovesse rinunciare a Wellbrock nella staffetta al posto di Muffels. Noi ce la giocheremo e non partiamo per il secondo posto. Bene anche la Pozzobon che ha migliorato tanto nella distanza a lei meno congeniale ed ha disputato una gara da protagonista”.